Vito Ortelli
Vito Ortelli | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Vito Ortelli in maglia tricolore | |||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | ||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1952 | ||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 4 dicembre 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||
Vito Ortelli (Faenza, 5 luglio 1921 – Faenza, 24 febbraio 2017) è stato un ciclista su strada e pistard italiano. Passista, professionista tra il 1942 e il 1952, vinse una tappa al Giro d'Italia, due Milano-Torino, un Giro del Piemonte e tre titoli italiani, uno su strada e due su pista nell'inseguimento individuale.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Già tra gli allievi e i dilettanti si distinse con numerose vittorie.[1] Passato professionista nel 1942 con la Bianchi, nelle stagioni seguenti corse anche per la Benotto, la francese Olympia-Dunlop, l'Atala-Pirelli e la Lygie.
Negli anni del professionismo si mise in luce sia su strada sia su pista.[1] Le sue principali vittorie arrivarono al Giro di Toscana 1942, alla Milano-Torino nel 1945 e nel 1946, nella tappa con arrivo a Chieti al Giro d'Italia 1946, al Giro del Piemonte 1947 e al Giro di Romagna 1948.[1][2] Nel 1948 si laureò anche campione italiano su strada, primeggiando nella graduatoria multi-prova a punti. Al Giro d'Italia fu terzo nel 1946, vestendo la maglia rosa per sei giorni, e quarto nel 1948, con cinque giorni in maglia rosa. Fu anche secondo alla Milano-Sanremo 1949, anticipato da Fausto Coppi.
Su pista fu campione italiano nell'inseguimento individuale nel 1945 e nel 1946 battendo in finale Fausto Coppi;[1] partecipò anche alla prova di specialità ai campionati del mondo 1946 a Zurigo, piazzandosi quarto.[2] Si ritirò dall'attività nel 1952.[1]
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Strada
[modifica | modifica wikitesto]- 1940 (dilettanti)
- 1941 (dilettanti)
- Circuito della Giustiniana[3]
- Astico-Brenta
- Trofeo Costanzo Ciano[4]
- 1942 (Bianchi, una vittoria)
- 1943 (Bianchi, una vittoria)
- G.P. Apertura Vis et Patriae
- 1945 (Benotto, una vittoria)
- 1946 (Benotto, tre vittorie)
- Milano-Torino
- 6ª tappa Giro d'Italia (Ancona > Chieti)
- Trofeo del XX settembre
- 1947 (Benotto, una vittoria)
- 1948 (Atala-Pirelli, due vittorie)
- Giro di Romagna
- Campionati italiani (a punti)
- 1950 (Atala-Pirelli, una vittoria)
Altri successi
[modifica | modifica wikitesto]- 1942 (Bianchi)
- Criterium di Napoli (a squadre)
Pista
[modifica | modifica wikitesto]- Campionati italiani, Inseguimento individuale
- Campionati italiani, Inseguimento individuale
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Grandi Giri
[modifica | modifica wikitesto]Classiche monumento
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni mondiali
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Ortelli, Vito, su treccani.it. URL consultato il 28 giugno 2020.
- ^ a b (FR) Palmarès de Vito Ortelli (Ita), su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 29 giugno 2020.
- ^ Il dilettante Vito Ortelli vince di forza, a 36 di media la gara dedicata alla memoria della medaglia d'oro ANGELO PAOLUCCI, in Il Littoriale, Anno XV, n. 155, 30 giugno 1941. URL consultato il 15 luglio 2023.
- ^ Ortelli bravo in pianura e più forte in salita vince il "II Trofeo Costanzo Ciano", in Il Littoriale, Anno XV, n. 232, 29 settembre 1941. URL consultato il 14 luglio 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vito Ortelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ortelli, Vito, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Vito Ortelli, su procyclingstats.com.
- Vito Ortelli, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Vito Ortelli, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Vito Ortelli, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN) Vito Ortelli, su IMDb, IMDb.com.